Eccoci arrivati all'appuntamento mensile con L'MTC, questo mese si parla in
primis di tecnica. L'argomento è IL POLLO RIPIENO.. leggere tra le righe
disossare il pollo, riempirlo e ricucirlo... Vi dirò li per lì ho pensato anche
che non fosse nemmeno tanto difficile poi quando ho avuto la bestiola tra le
mani ci ho ripensato, ho imprecato ma però alla fine quando ho visto e
assaggiato il risultato ho ringraziato Patrizia per aver proposto questo tema.
Dovete sapere che ho conosciuto Patrizia durante un blogtorur in Garfagnana
del quale vi parlerò in seguito, abbiamo condiviso la camera: Si sono io la
ragazza che dormiva alle 6 di mattina mentre lei ragionava sulla ricetta... ma
lei non ha fatto trapelare nulla..
Ora che vi ho raccontato un pò la storia di questa sfida vi racconto la
storia del galletto: è sabato mattina e vado al mercato organizzato dal
consorzio agrario proprio dietro casa, c'è il contadino che vende uova, galline
e galletti. Così scelgo un bel galletto Livornese, un pò scarno ma almeno sono
sicura che ha razzolato a terra!
Arrivo a casa e mi accingo nella preparazione, a questo punto voglio
precisare che il galletto era provvisto di testa e gambe e vi dirò è stato
quasi più difficile tagliare il collo e le zampe che fare il resto ;-)
Arriviamo al punto, per disossare il pollo ho seguito passo passo le
indicazioni date da Patrizia in questo post, ero talmente presa dalla
disossatura che ho dimenticato di fotografare tutte le varie fasi (sono la
solita testa..)
Per il ripieno ho voluto utilizzare i sapori del bosco: Castagne e funghi
accompagnati con bietola e ricotta.
Ingredienti per il galletto ripieno:
1 galletto livornese
10 castagne bollite
2 funghi porcini non troppo grandi
70g di ricotta
1 mazzo di bietole
olio Evo
sale
pepe
rosmarino e salvia
Pulite e disossate il pollo in questo modo: (riporto le indicazioni precise
di Patrizia):
Prendete il vostro busto di pollo eviscerato, pulito e fiammato per
eliminare eventuali residui di piume. Rinfreschiamo subito un po' di anatomia
andando a lussare entrambe le cosce. Con il busto del pollo dritto di fronte a
voi, dovrete infilare il pollice della mano sinistra (se non siete mancini)
nella cavità intestinale fino a toccare l'articolazione dell'anca. Con l'altra
mano tirate indietro la coscia rompendo l'articolazione. Il femore deve uscire
dalla cavità dell'anca. Fate la stessa cosa con l'altra coscia.
Dovete togliere la forcella dello sterno. E' una delle operazioni più
delicate: ruotate il pollo sempre in posizione supina, con il petto verso di
voi. Spingete indietro delicatamente la pelle della cavità del collo. Toccate
la polpa del petto intorno alla cavità e potrete percepire la forcella. Incidetela
con la punta del coltello.
Con il coltello raschiate la carne intorno alla forcella in modo da farla
apparire, quindi con delicatezza recidetela al vertice con il trinciapollo,
facendo attenzione a non bucare la pelle.
La forcella è libera anche se l'osso lungo è ancora all'interno e verrà
eliminato successivamente.
Adesso ruotate nuovamente il pollo e mettetelo con il petto a contatto con
il tagliere. Tenetelo schiacciato con una mano ed incidete nel centro
della spina dorsale scendendo dal collo alla coda. Qui troverete resistenza
all'inizio ma poi proseguendo sarà molto più agile. Aprite quindi il pollo a
libro. Via via che procedete nel lavoro, asciugatevi bene le mani cercando di
averle sempre prive di grasso che inevitabilmente potrebbe rilasciare il
volatile. Il coltello deve essere sempre ben fermo nella vostra mano.
Procedendo dall'alto verso il basso e dalla colonna verso l'interno, fate
scorrere la lama del coltello appoggiandola alla cassa toracica ed incidendo in
profondità, cercando i raschiare bene la polpa dalle costole. Procedete con
calma da una parte e poi dall'altra.
A questo punto avrete quasi terminato la parte più difficile. La gabbia
toracica sarà quasi completamente staccata dal petto. Resterà lo sterno che
potrete sollevare e staccare dal basso verso l'alto. Una volta inciso nella
lunghezza, si staccherà completamente il resto dell'ossatura. Toccate il bordo
del petto all'altezza del collo ed eliminate la parte lunga della forcella
sempre incidendo con la punta del coltello. Tenete la carcassa da parte.
Adesso grattate via la polpa dalle ossa delle anche e staccate l'osso dalla
giuntura della coscia con il trinciapollo. L'osso lungo della coscia sarà
invece lasciato al suo posto per mantenere una bella forma finale.
Tagliate con il trinciapollo le ali all'altezza dell'articolazione. Quindi
rimuovete il resto dell'ala in corrispondenza delle giunture. Spingete con il
dito la pelle dell'ala all'interno della cavità che si sarà formata dopo
l'eliminazione dell'osso.
Il vostro pollo è disossato. Palpate con le mani la carne di tutta la
superficie per sentire se qualche piccola scheggia di osso sia rimasta ed
eventualmente eliminatela.
A questo punto potete riempire il pollo. Prendete la bietola lessata e
strizzata e amalgamatela con la ricotta, aggiungete un pizzico di sale ed una
grattugiata di pepe. Stendete questo impasto sul pollo.
Prendete le cappelle dei porcini, tagliatele a fettine e disponetele sopra,
terminate con le castagne.
Prendete i due lembi estremi e ricomponete il galletto. A questo punto
dovrete cucirlo con un filo per alimenti o un filo di seta.
Prendete un foglio di carta da forno e inumiditelo, avvolgeteci dentro il
galletto e alla fine avvolgete il tutto nella carta stagnola.
Fate riposare in frigo un paio di ore e poi procedete alla cottura.
Massaggiate il galletto con sale e olio e infornate a 200°C per circa 40
minuti.
Ingredienti per il contorno:
ho deciso di accompagnare il galletto con delle cipolline in agrodolce e
delle patate al rosmarino
400g di cipolline pelate
olio Evo
Sale
1 cucchiaio di zucchero
1/4 di tazzina di aceto balsamico
Scaldate l'olio in una casseruola, aggiungete le cipolline e fate
soffriggere. Sfumate con l'aceto e aggiungete lo zucchero. Aggiustate di sale e
ultimate la cottura (occorrono circa 30 minuti a fuoco moderato)
5 patate di medie dimensioni
1 spicchio di aglio
2 rametti di rosmarino
olio di semi di mais
Pelate le patate, lavatele in acqua corrente e mettetele in una teglia con
l'olio di semi. Preparate un trito finissimo di rosmarino e cospargeteci le
patate. Aggiungete uno spicchio di aglio in camicia ed infornate a 250°C per
circa 35/40 minuti.
Ingredienti per il gravy aromatizzato all'aceto balsamico:
2 noci di burro
1 cucchiaio di farina
500ml di brodo di pollo
2 cucchiai di aceto balsamico
Con la testa, le zampe e le ossa tolte ho fatto un brodo di pollo
aggiungendo anche una carota e una costola di sedano.
Sciogliete il burro ed incorporate la farina facendo un roux, aggiungete a
filo il brodo e mescolate, fate restringere ed alla fine aggiungete l'aceto
balsamico. Ho scelto di servire la salsa a parte.
Con questa ricetta partecipo all' MTChallenge n.51 e ringrazio Patrizia per le indicazioni precise e per la bella sfida.. buon Pollo!!!
Ambra
Molto bello Ambra il tuo galletto, ricetta gustosa e immagino i profumi... :-)
RispondiEliminaGrazie Cristina! Anche la tua Cleopatra è bellissima :-)
EliminaMolto bello Ambra, fa proprio gola, e il ripieno mi piace moltissimo. E per aver tagliato anche testa e zampe dovresti avere cento punti in più!
RispondiEliminaA presto,
Alice
Grazie Alice, testa e zampe sono state una bella lotta! Ma alla fine il risultato mi ha premiata
EliminaBuona giornata
Ambra
Bella ricetta Ambra!!!Noi siamo ancora in alto mare e non sappiamo nemmeno dove trovare il tempo materiale per intraprendere l'avventura "pollo ripieno". Nel frattempo nel vedere tutte le ricette che si stanno susseguendo ci sta venendo una gran fame e una gran invidia per le ricette proposte, tutte belle e sicuramente buone. Un bacione, Chiara
RispondiEliminaGrazie! Sarete ancora in alto mare ma come al solito tirerete fuori una ricetta bellissima e succulenta.. ;-) Vi aspetto con ansia.
EliminaUn abbraccio
Ambra
L'aspetto è bellissimo, immagino i sapori, bravissima!!!!
RispondiEliminaGrazie Cecilia!
EliminaBEh guarda...io ho quasi minacciato il macellaio nella sua macelleria quando stava per tagliare zampe e testa al mio pollo ruspante..... non ti dico le facce di tutti quelli dentro la negozio...incluso mio marito...ma tant'è...ci tenevo troppo a fare il lavoro dal principio alla fine e sono rimasta così soddisfatta che lo rifaccio....e mi sa che anche tu ci hai preso gusto, soprattutto se pensi al mercatino dietro casa, al contadino con le uova fresche e i bei galletti ruspanti...insomma...da te mi aspetto altre ricette di polli disossati con profumi di NAtale, di Primavera e anche d'Estate...vedi un po' tu!!
RispondiEliminaahahaha ti dirò, garbare mi è garbato (come si dice in Toscana..), sicuramente visto che il pranzo di Natale da 3 anni si fa a casa mia qualcosa di simile ci sarà!!! Per l'estate potrei proporre un polletto da spiaggia ;-)
EliminaIl ripieno è davvero insolito ma mi intriga moltissimo! Complimenti!
RispondiEliminaSono i sapori con cui sono cresciuta funghi, castagne e ricotta! Grazie
EliminaBello e buono il tuo galletto livornese ripieno.. io me lo papperei pure per merenda, vista l'ora :D
RispondiEliminaGrazie!!! 😉
EliminaCara la mia Ambra, ho letto con gusto il tuo post sentendo il profumo degli ingredienti che hai usato e posso dire che di Toscana dentro questo galletto ce n'è un bel po'. A partire da quelle castagne e porcini strappati al tuo bosco, quella ricotta sposata alla bietola che si spinge più giù, verso la costa e mi ricorda certi sapori maremmani. Sei stata brava, attenta a bilanciare gli ingredienti anche se la nota predominante è una dolcezza che conforta e che a me piace (il mio palato propende sempre per il dolce). Illuminato quel gravy al balsamico, che stringe l'occhio alle cipolline borretane adeguatamente caramellate. Insomma, leggo, scrivo e ingoio la saliva senza soluzione di continuità.
RispondiEliminaComplimenti davvero, una stupenda esecuzione. Bacione, Pat
Grazie Patrizia! Hai colto nel segno, in questo galletto c'é sia la mia parte quasi Garfagnina e la mia parte da sposata con quasi Maremmano! Anche io amo molto il dolce quindi lo "sbilanciamento" é voluto! Grazie per le tue parole, sono felice di avere avuto il piacere di conoscerti!
EliminaUn bacione
Ambra
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RispondiEliminaQuesto sarebbe stato uno dei ripieni che avrei voluto per un pollo ripieno di mio gusto ma il Martirio è il solito guastafeste e le castagne le ama solo arrostite o in forma marron glacè.
RispondiEliminaEcco che ti invidio l'esecuzione ed il ripieno del tuo galletto.
Brava!
Nora
Grazie! Mio marito invece mangia tutto!! Basta non si tratti di un dolce... Grazie ancora
EliminaAmbra
Ambra lo sai che questo ora ce lo devi fare vero!!!!! Al prossimo pranzetto io voglio il galletto!
RispondiEliminaSuper Ambra!
ahahah organizziamo un pranzetto e il porto il galletto!!! ;-) fa anche rima
EliminaUn bacione
Ambra che meraviglia! Hai proprio messo il bosco dentro un galletto!!!
RispondiEliminaVorrei proprio mangiarlo sarà favoloso!
Complimenti
Grazie Lisa!! A me è piaciuto molto credo che per natale lo replicherò!
EliminaGrazie ancora
il ripieno sembra proprio sposarsi perfettamente con il galletto.. ha un aspetto succulento e invitante. Mica te ne è avanzato un po'? :D
RispondiEliminaCiao Eleonora, no eravamo in 4 a cena e lo abbiamo spolverato ;-) Grazie per essere passata dal mio blog!
RispondiEliminaAmbra
il coraggio viene ricompensato!
RispondiEliminaE il tuo ripieno ricompensa già soltanto a vederlo! Immagino i fortunati che l'anno gustato!!!
Sei stata bravissima, io avrei fatto fatica a mozzare la testa ;)
Grazieee!!! Tagliare la testa è stata una bella prova ;-)
Eliminaah, ecco chi era la malcapitata che si è sentita il rosario di Maremme alle sei del mattino!!!
RispondiEliminaMa a quanto vedo, Patti un po' ti ha contagiata... non del raffreddore, ma della sua bravura: pure la prova supplementare del pollo e delle zampe, hai superato!
Piatto sontuoso, creativo, con un forte aggancio al territorio valorizzato da un'interpretazione personale anche coraggiosa, che ti fa onore al 100%. bravissima!
Grazie Alessandra! Si devo dire che conoscere Patrizia è stato veramente un piacere (anche con il rosario di madonne), ma sopratutto fare questa sfida è stato un doppio piacere!
EliminaGrazie ancora per i tuoi complimenti
Ambra
Brava. Ti avevo detto che il galletto livornese era magro ma tu hai saputo valorizzarlo con quel bel ripieno. Complimenti ancora
RispondiEliminaGrazie Gianni! Hai visto, l'ho fatto ingrassare ;-)
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