Fare questo pane mi ha riportato indietro nel tempo, mi sono rivista piccola. Avevo circa 10 anni. Rodolfo amico di famiglia faceva il fornaio e ogni tanto il pomeriggio mi portava con lui a preparare il pane speciale, faceva un pane fatto a treccia morbidissimo e se non ricordo male lo vendeva il giovedì, ricordo quella macchina che girava e questo composto che si formava ed ero veramente affascinata da tutto questo.
Pane dolce del sabato dosi per due trecce
500g di farina 0
2 uova medio piccole
100g di zucchero
20g di lievito di birra
10g di sale
125ml di olio extravergine di oliva
Per prima cosa setacciate la farina. Sciogliete il lievito nell'acqua tiepida insieme a un cucchiaino di zucchero e fateriposare una decina di minuti fino a che si forma una schiuma in superficie.
Mischiate la farina, il sale e lo zucchero poi versateci il lievito e cominciate ad impastare, versate poi l'olio e successivamente le uova, uno ad uno, fino alla loro incorporazione.
Lavorate fino a che l'impasto si stacca perfettamente dalla ciotola, lasciandola pulita. Ci vorrà un bel po' di tempo vi avverto.
Lasciate lievitare per almeno due ore, dopodichè, sgonfiate l'impasto e tagliatelo in due parti uguali. Tagliate poi ognuna delle parti in tre.
Per la treccia Fichi, Noci e cioccolato
6/7 fichi secchi
5/6 cucchiai di marmellata di fichi
scaglie di cioccolato fondente al 70%
7/8 noci
Stendete su un piano infarinato ognuna delle parti lunghe circa 35 centimetri e larghe 15. Farcite con la marmellate, i fichi, il cioccolato e le noci spezzettate ognuna delle 3 parti.
Per la treccia con Marmellata di lamponi
6 cucchiai di marmellata di lamponi
Lavorate come sopra e dentro ognuna delle tre strisce stendete la marmellata di lamponi
Arrotolarle su loro stesse come se fossero tre salsicciotti e formare la treccia.
Lasciate lievitare altre due ore, poi spennellate la superficie con tuorlo d'uovo sbattuto con un goccio di acqua tiepida.
Guarnite con semi di zucca e semi di sesamo.
Infornate a 200°C per 15/20 minuti e sentirete che profumo.
Ciao Dottore
ciao DOC!
RispondiEliminaEcco, io qui non so cosa dire.
RispondiEliminaNon sai qunto gli afrebbe piacere leggere le tue parole, o dai, forse le ha già lette prima di me... quando dici che dopo la nostra (più sua che mia) sfida, adesso il miele è sempre presente nella tua cucina. Sorriderebbe. Comincerebbe a chiederti quale, dove, come lo usi e non ne verresti mai fuori. Perchè era taciturno, tendende al muto, ma se toccavi il tasto miele, poteva andare per ore di dialoghi :)
Grazie di cuore, Ambra.
E allora mi dispiace tanto non averglielo detto, non averlo potuto conoscere meglio. Ma ricordati che lui vivrà sempre nei tuoi, nei vostri ricordi.. ogni giorno. Ti mando un abbraccio Eleonora e non ti nascondo che spesso quando uso il miele il mio pensiero va a te e a lui..
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